La successione apostolica
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La successione apostolica è la linea ininterrotta che va da Cristo agli Apostoli e da questi ai vescovi di tutti i tempi.

Gli Apostoli trasmisero la loro autorità ai successori, i vescovi, imponendo le mani sul capo. Questa successione è un fattore indispensabile per preservare l’unità nella Chiesa universale. I vescovi hanno la responsabilità che ogni insegnamento e pratica siano conformi alle fondamenta apostoliche.

La successione apostolica, tuttavia, non è soltanto la linea continua dei vescovi nel corso dei secoli. Primariamente con essa si intende la consegna e la tutela del vero e santo insegnamento degli Apostoli, essendo i vescovi i guardiani della fede. Infatti il termine greco antico Eπίσκοπος, traslitterato in Episcopos, in italiano Vescovo, significa Supervisore, Sorvegliante.
La successione nella
Chiesa celtica
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Ogni deviazione dall’insegnamento apostolico rompe immediatamente e invalida la legittima linea di successione, che risulta quindi spezzata (nel tempo moltissimi vescovi non sono stati coerenti e fedeli all’insegnamento dei santi Apostoli). La Chiesa celtica perciò pone più enfasi su questo principio che sulla vera successione apostolica, nonostante essa abbia una linea ininterrotta di successione.

La Chiesa celtica affonda le sue radici in una importante successione apostolica, mai spezzata nei vari secoli:

Comunità ebraico-celtica;
Chiesa assira d’Oriente;
Chiesa copta;
Chiesa cattolica caldea;
Patriarcato ecumenico di Costantinopoli;
Chiesa ortodossa russa;
Chiesa anglicana;
Chiese ortodosse albanesi;
Chiesa veterocattolica;
Chiesa ortodossa ucraina negli USA e in Canada;
Chiesa cattolica apostolica brasiliana.
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