Vocazioni
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La Chiesa è il mistico Corpo di Gesù Cristo nel mondo e perciò tutte le sue membra, uomini e donne, sono chiamate a portare l’amore e a predicare la salvezza del Signore. Tutti i credenti hanno una vocazione, chi più e chi meno.

Esiste però un numero più piccolo di persone che sceglie di donare la vita a Gesù Cristo in modo particolare. Questo ristretto gruppo è formato dai:

monaci; chierici secolari; monache.

È una grande benedizione per il popolo di Dio avere dei servitori del genere per l’amministrazione dei sacramenti, la celebrazione dei vari riti e le incessanti preghiere. Gli uomini e le donne che sono chiamati dal Signore devono prepararsi adeguatamente a livello spirituale e culturale, per rispondere al meglio a tale chiamata. Tra esercizi spirituali, studio biblico e preparazione teologica ognuno adempirà, in modo diverso, alla propria funzione.

Monaci
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La Chiesa celtica, come visto precedentemente, è strutturata in modo monastico. Questo significa che il suo clero è composto soprattutto dai monaci, sia ordinati (nei tre ministeri del sacramento dell’Ordine) che laici (uomini che vivono a tutti gli effetti le regole monastiche ma per un motivo o per l’altro non sono arrivati all’ordinazione).

Il monachesimo celtico maschile è composto da quello eremitico e da quello cenobitico e gli uomini che dedicano la loro intera vita alla contemplazione sono detti eremiti e cenobiti; tutti con i voti di castità, obbedienza e povertà. Negli eremi e nei cenobi si attende soprattutto alla vita contemplativa ovvero quel tipo di vita radicata nel silenzio che permette la continua ricerca e l’incessante ascolto di Dio. Ciascun religioso quotidianamente, in modo personale e comunitario, è impegnato nel lavoro essendo il mezzo dell’autosostentamento, nello studio e nella meditazione della Parola di Dio come il cibo dello spirito e nella preghiera di lode ma altresì di ringraziamento e di supplica per tutta l’umanità.

L’eremo (dal greco antico Eρημος, traslitterato in Eremos, significa Deserto) è il luogo dove una persona, ritirata dal mondo, vive in completa solitudine articolandosi tra l’attività lavorativa, la Parola di Dio e la preghiera. L’eremo è persino il luogo comunitario dove però vive un numero ridotto di persone le quali si dividono tra la vita solitaria (nella propria microcasa all’interno dell’eremo) e la vita comune (alcuni pasti e preghiere e tutti i culti). Gli eremiti, detti anche anacoreti (dal greco antico Aναχωρητης, traslitterato in Anachoretes, derivato da Aναχωρειν, traslitterato in Anachorein, significa Ritirarsi), ordinati e laici, vivono la propria vita normata da una regola a stretto contatto con la natura.

Il cenobio (dal greco antico Kοινoβιον, traslitterato in Koinobion, significa Vita comune composto da Kοινoς, traslitterato in Koinos, significa Comune e da Bίος, traslitterato in Bios, significa Vita) è il luogo dove molte persone, ordinate e laiche, vivono insieme sotto una medesima regola. Il cenobio è una sorta di famiglia bene organizzata dove si condividono molte cose tra i religiosi presenti, appunto una vita comune piuttosto che solitaria.

Monaci eremiti, se insieme ad altre persone, e monaci cenobiti sono sottomessi all’abate (gli abati particolari) presente in ogni monastero. Egli è il responsabile non solo della propria congregazione ma pure della sua provincia e quindi del clero secolare, delle parrocchie e dei monasteri femminili.

Chierici secolari
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La Chiesa celtica è fatta altresì dai chierici secolari e cioè persone ordinate nei tre ministeri dell’Ordine le quali vivono nel mondo. Diaconi, presbiteri e vescovi sono inseriti lavorativamente nella società e possono avere mogli e figli (non avendo l’obbligo del celibato). Questi ministri di Dio possiedono una buona cultura generale, una solida formazione biblica e teologica ed una profonda disciplina spirituale. Questo perché devono ricoprire il ruolo di pastori per guidare autorevolmente il gregge di Dio.

Il futuro ministro celtico deve prepararsi in modo intellettuale e spirituale per poter diffondere la speranza del Signore. Il percorso accademico e di fede per diventare diacono e/o presbitero è tanto affascinante quanto impegnativo, tutto ciò solo per la gloria di Dio e non per la propria vanità (invece diverse Chiese concepiscono l’Ordine come appartenenza ad una classe socio-economica elevata e come dimostrazione di prestigio sociale).

Il Diaconato può essere permanente oppure transitorio per la preparazione al Presbiterato. Durante la sua formazione ed il suo ruolo il diacono approfondisce gli studi della Bibbia e della Teologia, acquisisce esperienza nel servizio pastorale e nella predicazione e si esercita nella vita di preghiera.

Il Presbiterato è la chiamata a servire il Signore Gesù e la sua Chiesa, momento importante e sacro nel percorso spirituale negli uomini che rispondono a questa chiamata. Il presbitero (prete è l’abbreviazione, nella lingua italiana, di tale parola) si impegna a predicare la Parola di Dio, a celebrare i sacramenti e a servire il popolo di Dio.

L’Episcopato non presuppone degli ulteriori studi da fare ma semplicemente il possesso della sapienza e di intensa vita di preghiera. Il vescovo, scelto con l’assistenza dello Spirito Santo tra i vari presbiteri monaci e chierici secolari, dopo la sua consacrazione diventa il custode della fede a servizio delle sue congregazioni.

Monache
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La Chiesa celtica, da sempre, ha un perenne e vigoroso servizio orante per la lode di Dio e per le tantissime esigenze dell’umanità. Servizio messo in pratica dalle donne.

Il monachesimo celtico femminile, come quello maschile, è costituito da quello eremitico e da quello cenobitico e le donne che consacrano la propria vita alla contemplazione sono dette eremite e cenobite; tutte con i voti di castità, obbedienza e povertà. Negli eremi e nei cenobi si adempie principalmente alla vita contemplativa vale a dire quel tipo di vita attecchita nel silenzio che riveste un ruolo fondamentale nella spiritualità, il mezzo attraverso il quale ci si apre alla presenza di Dio. Un silenzio profondo e interiore che non è solo assenza di rumori esterni ma piuttosto uno stato di tranquillità indispensabile per entrare in contatto con la presenza divina.

Ciascuna religiosa tutti i giorni, in modo personale e comunitario, è impegnata nel lavoro per autosostentarsi, nello studio e nella meditazione della Parola di Dio, cibo dello spirito, compresa la preghiera, lodi con ringraziamenti e suppliche. Donne che si sono contraddistinte per santità e cultura come Brigida di Kildare in Irlanda, Ilda di Whitby in Inghilterra e tante altre. Questa forma di vita religiosa si basa sulla separazione dal mondo materiale a favore di una più stretta unione con Dio, da uno stile di vita caratterizzato da un’ascetica semplicità e dalla rinuncia ai piaceri e alle comodità della vita.

Monache eremite, se insieme ad altre persone, e monache cenobite sono sottomesse alla badessa presente in ogni monastero. Ella è la responsabile della propria congregazione.

Gesù ti chiama?
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Caro fratello e cara sorella, dentro di te senti il desiderio di una vita differente? Ti attrae la vita monastica a contatto con la natura? Ti senti chiamato a servire la Chiesa come ministro ordinato nel mondo?

Se provi delle emozioni nel pensarti in una scelta esistenziale profonda e vuoi rispondere alla chiamata del Signore Gesù, fai il grande passo.

Attraverso un cammino di accoglienza, di ascolto e soprattutto di discernimento capiremo insieme la tua vocazione.

Non avere paura, contattaci. Siamo qui per te come guide spirituali.

Che il Signore sia con te.
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